immagine In scena dal 21 maggio. Luca de Filippo chiude la Stagione di Prosa del Teatro Nuovo con l'irresistibile Sogno di una notte di mezza sbornia.

In scena dal 21 maggio. Luca de Filippo chiude la Stagione di Prosa del Teatro Nuovo con l'irresistibile Sogno di una notte di mezza sbornia.

Da mercoledì 21 a venerdì 23 maggio, alle ore 20.45, in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine l’ultimo appuntamento della Stagione di Prosa. Protagonista assoluto Luca de Filippo con Sogno di una notte di mezza sbornia. Con questo spettacolo la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone un nuovo progetto, specificatamente tematico, sui testi di Eduardo, in un percorso che porterà successivamente all’allestimento di “Non ti pago”, che lo stesso Eduardo definisce “una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia scritto”. Infatti “Sogno di una notte di mezza sbornia” - scritta da Eduardo nel 1936- ne è il prologo naturale: si parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente, che solo in questo modo ha la capacità di pensare a un futuro migliore per sopravvivere al proprio presente. Questa commedia fu tratta da “La fortuna si diverte”, scritta da Athos Setti nel 1933 per la scena toscana; fu poi rappresentata nel 1934 da Ettore Petrolini in romanesco con il titolo “La fortuna di Cecè” e da Angelo Musco in siciliano come “La Profezia di Dante” per arrivare nel ’37 al Teatro Umoristico dei De Filippo col titolo e l’adattamento che conosciamo, con numerose riprese durante le varie stagioni dato lo straordinario successo riscontrato. La commedia fu valutata dalle recensioni dell’epoca tra le più esilaranti che la compagnia Umoristica "I De Filippo" abbia mai messo in scena. Utilizzando lo stile comico, a volte grottesco fino alla farsa, Eduardo combina la forma della classica e antica tradizione teatrale napoletana con le tematiche che saranno sviluppate appieno nelle sue commedie successive. Al centro di “Sogno di una notte di mezza sbornia” c’è dunque il popolare gioco del lotto, dove la scommessa in questo caso si pone fra la vita e la morte e i rapporti sono fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Nello sviluppo della commedia una presenza sostanziale viene data dalla comunità dei familiari e degli amici, stretta intorno al protagonista ed al suo dramma forse più per egoistico interesse personale che per solidarietà e sostegno, una comunità grazie alla quale Eduardo può declinare il carattere corale e sfaccettato della sua drammaturgia. E poi, soprattutto, c’è il finale che non chiude, ma rilancia una sorpresa che non si consuma mai, fra gioco dell’esistenza e gioco della scena. Ancora una volta Eduardo, in modo ironico e intelligente, pungente e raffinato, ci propone un'occasione di riflessione sul nostro modo di stare al mondo.

Si ricorda inoltre che martedì 20 maggio partirà la prevendita per l’Opera Lirica La traviata, l’ultimo appuntamento della Stagione 2013/14 del Teatro Giovanni da Udine.
Il 6 giugno sarà quindi ancora verdiano il secondo appuntamento con l’opera lirica al Nuovo di Udine e sempre nel segno della collaborazione con la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Protagonista il personaggio femminile forse più intensamente sfaccettato nel teatro d’opera romantico, la Violetta Valery (interpretata da Ekaterina Bakanova) eroina ispirata alla figura di Marguerite Gautier, la Dama delle camelie di Alexandre Dumas figlio. La traviata, diretta nell’occasione dal maestro Paolo J. Carbone, è il simbolo di un’opera romantica che si fonda sugli accesi contrasti delle passioni, sullo scavo emozionale e sull’audacia del soggetto. La Biglietteria è attiva da martedì a sabato (dalle 16.00 alle 19.00), martedì 20 maggio sarà aperta anche la mattina dalle 9.30 alle 12.30. Il servizio di prevendita è disponibile anche online.
lunedì 19 maggio 2014
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