HEDDA GABLER
HEDDA GABLER
di Henrik Ibsen
traduzione di Roberto Alonge
con Manuela Mandracchia, Luciano Roman
regia Antonio Calenda
scene Pier Paolo Bisleri
costumi Carla Teti
luci Nino Napoletano
musiche Germano Mazzocchetti
coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Compagnia Enfi Teatro
Altera e affascinante, intransigente e contraddittoria: Hedda Gabler è una delle più problematiche e seduttive figure femminili ibseniane. « Ibsen - scrive il regista Antonio Calenda - è capace di scavare nel pozzo nero dell’inconscio e di raccontare attraverso il suo teatro inquietudini di assoluta attualità». Dopo la mor te del padre, la giova ne Hedda spos a per interesse un mediocre intellettuale piccoloborghese. Rientrata dalla luna di miele, Hedda appare del tutto insoddisfatta della sua nuova vita, annoiata, confusa dalla sua stessa femminilità. Il riapparire di un antico amore, uno scrittore tutto “genio e sregolatezza”, scatena in Hedda un cieco e distruttivo slancio di volontà di potenza e di controllo del destino altrui.
Prevendita: > Martedì 22 gennaio 2013