IL FU MATTIA PASCAL
dal romanzo di Luigi Pirandello
libero adattamento di Marco Tullio Giordana e Geppy Gleijeses
con Geppy Gleijeses
con la partecipazione di Marilù Prati
e con Nicola Di Pinto e Roberta Lucca, Giada Lorusso, Totò Onnis, Ciro Capano,
Francesco Cordella, Teo Guarini, Davide Montalbano, Francesca Iasi
scenografia e luci Gianni Carluccio
costumi Chiara Donato
musiche Andrea Rocca
contributi video Luca Condorelli – Vertov
regia Marco Tullio Giordana
produzione Gitiesse Artisti Riuniti - United Artists, Teatro della Toscana - Teatro Nazionale
Il celebre romanzo di Luigi Pirandello è una “farsa trascendentale” retta sull’assurdo dove emerge con evidenza dirompente tutta la contraddizione tra l’essere e l’apparire. Incastrato in un’esistenza grigia e priva di sentimenti, vessato dalla suocera e da una moglie che non ama, Mattia Pascal approfitta di un “colpo di fortuna” per troncare con la sua vita precedente e assumere una nuova identità nei panni di Adriano Meis: inizia così la storia di un uomo alla continua ricerca dell’altra parte di sé e della sua vera identità, perennemente insoddisfatto della propria esistenza e alimentato da un'incessante voglia di riscatto fino al punto di perdere di vista i suoi obiettivi personali. Nel celebre romanzo di Luigi Pirandello, edito nel 1904, la contraddizione tra ciò che siamo per gli altri e ciò che siamo davvero diviene vissuto teatrale, esperienza densa di emozione, viaggio dentro un paesaggio umano dove i rancori, le mancanze, i drammi di incompiuta identità dei personaggi acquistano il valore di una necessaria ricerca di sé. La nuova messinscena del Fu Mattia Pascal diretta dal regista Marco Tullio Giordana, con Geppy Gleijeses nel ruolo del protagonista, porta alla ribalta tutti i temi topici della produzione pirandelliana: la visione pessimistica del mondo, l’immagine dell’uomo contemporaneo perennemente in bilico tra realtà e finzione. "Tanti sono i colpi di scena, e lo spazio/tempo dove si consumano in continue sovrapposizioni - sottolinea Marco Tullio Giordana nelle note di regia - da suggerire nella riduzione per la scena una chiave non realistica e indurre la macchina teatrale a mescolarsi col linguaggio parallelo del cinema, sviluppatosi anch’esso agli inizi del Secolo breve”.
biglietti in prevendita da mercoledì 15 gennaio 2025