IL GIARDINO DEI CILIEGI
di Anton Pavlovič Čechov
uno spettacolo di Alessandro Serra
con Arianna Aloi, Andrea Bartolomeo, Massimiliano Donato,
Chiara Michelini, Felice Montervino, Paolo Musio,
Massimiliano Poli, Miriam Russo, Paola Senatore, Marco Sgrosso,
Valentina Sperlì, Bruno Stori
regia, drammaturgia, scene, luci, costumi Alessandro Serra
collaborazione alle luci Stefano Bardelli
collaborazione ai costumi Francesca Novati
collaborazione ai suoni Alessandro Saviozzi
produzione Compagnia Orsini, Accademia Perduta Romagna Teatri,
Teatro Stabile del Veneto, TPE Teatro Piemonte Europa
in collaborazione con Compagnia Teatropersona, Triennale Teatro dell’Arte di Milano
«Io sono nata qui. Qui hanno vissuto mio padre e mia madre, mio nonno. Io amo questa casa. Senza il giardino dei ciliegi la mia vita non ha senso… e se davvero è necessario venderla, allora che vendano, assieme al giardino, anche me!». Nelle parole dell'aristocratica Ljuba Ranevskaja, costretta con la famiglia a mettere all’asta la sua proprietà per pagare un’ipoteca, c’è tutto il senso del Giardino dei Ciliegi, ultimo capolavoro di Anton Čechov e nuova sfida creativa per Alessandro Serra, regista, scenografo e costumista pluripremiato per le sue originalissime produzioni teatrali. Definita dall’autore una commedia e dal regista Stanislavskij una tragedia, la pièce pone l’accento sul declino dell’aristocrazia terriera ma anche sull’inesorabile passare delle stagioni della vita. «Il giardino dei ciliegi si apre e si chiude in una stanza speciale, chiamata stanza dei bambini. Tra poco arriveranno i padroni, hanno viaggiato, vissuto e dissipato la loro vita. Bambini invecchiati che tornano a casa. Tuttavia il sentimento che pervade l’opera non ha a che fare con la nostalgia o i rimpianti ma con qualcosa di indissolubilmente legato all’infanzia». Regista di un indimenticabile Macbettu in lingua sarda, il grande artista i cui lavori sono stati rappresentati in tutto il mondo si confronta con la più grande partitura sinfonica per anime mai scritta: una commedia corale, bagnata di lacrime, spietatamente poetica, presentata con successo l’estate scorsa al Čechov International Theatre Festival di Mosca.
Prevendita da martedì 8 febbraio 2022